martedì 6 febbraio 2018

MARZO

Se non hai le tasche piene e pensi che sia un segno di fatalità
Casomai ti cerchi una panchina dove le parole vengono a metà
E tutto è facile come l'aria tra le palme di questa città
Bianca di panni di panna all'alba.

Con gli occhi persi nel parco un vecchio aspetta l'ora della pasta
Coi fari spenti nel bosco due pazzi vogliono un figlio.

E tutto questo lo cerco quando niente mi basta
O come adesso che tanto mi basta
O come adesso che tanto mi basta.

Gialla Vergine che brilla di mimosa e camomilla
L'ho puntata a naso come un ladro d'oro in quella chiesa rosa pallida
E il prete parla piano di fiducia, e come brucia l'anima
Santa, come una troia stanca.

La piazza canta col fango, ma tutti pensano che tanto
La pioggia è solo un imbroglio sopra i cappotti di lusso.

E tutto questo lo cerco quando niente mi basta
O come adesso che tanto mi basta
E tutto questo lo cerco quando niente mi basta
O forse adesso che tanto mi basta.

(FISCHETTIO)

Dai primi baci del giorno sul collo nero di un monello
I tetti abbracciano Marzo che cambia il senso del mondo
Con gli occhi sporchi di sonno la processione passa come l'acqua
La sabbia annebbia la gonna di una donna che non canta.

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